Cosa scelgo per chiudere un impianto tra botola e sportello?

Gli impianti possono essere collocati a soffitto o a parete e raramente si trovano spazi da adibire esclusivamente ad essi.

Dovrai, fin dalle prime fasi del progetto, prenderli in considerazione, in collaborazione con gli specialisti, per inserirli e gestirli al meglio dal punto di vista della collocazione e della chiusura. Non sono quindi aspetti che possono essere completamente delegati, ma devono far parte del progetto, e dell’idea di progetto, fin dall’inizio. Diversamente, rischierai di dover trovare soluzioni di fortuna solo dopo o addirittura solo in cantiere.

Prima di tutto facciamo una distinzione tra impianti verticali, quindi a parete e impianti orizzontali, quindi a soffitto.

Al di là della tipologia di impianto, cambia anche la chiusura da utilizzare. 

La consapevolezza di questa differenza e la scelta corretta della chiusura da utilizzare fin dalle fasi iniziali del progetto ti darà enormi vantaggi: potrai avere il controllo anche di questo tipo di dettaglio. Una chiusura poco funzionale o esteticamente difettosa, rischia di diventare l’unico neo di un progetto o di un cantiere.

Impianti verticali – a parete

Quali sono le situazioni dentro casa o in altri ambienti, anche esterni, che necessitano una chiusura per nascondere un impianto a parete? Ecco alcuni esempi specifici:

  • contatori
  • centraline della domotica
  • valvole
  • utenze
  • collettori
  • derivazioni elettriche
  • umidificatori
  • deumidificatori
  • ventilazione meccanica controllata (VMC)
  • condizionatori (CDZ)
  • pompe di calore
  • boiler

Gli impianti a parete, non potranno essere chiusi con una botola (come spesso erroneamente si pensa) ma necessitano di un altro sistema. Tutti i professionisti del settore hanno sentito parlare degli sportelli filo muro costituiti da un telaio in alluminio e un’anta. A differenza della botola, l’anta non è estraibile con un solo movimento. Proprio per questo risulta comoda laddove si deve accedere all’impianto per regolarlo, azionarlo o manutenerlo, basterà aprire l’anta, lavorare all’impianto e richiuderla. Se l’anta fosse estraibile con un solo gesto, come la botola, si andrebbe a creare una certa difficoltà al momento dell’estrazione. Infatti, quando si tratta di impianti a parete, si parla di situazioni che potrebbero necessitare anche di un intervento da parte di una persona “comune”, ovvero non del mestiere, non un impiantista per intenderci.

Impianti orizzontali – a soffitto

Gli impianti a soffitto, a differenza di quelli a parete, vanno chiusi con una botola d’ispezione, che nasce proprio per essere posata in orizzontale ed è costituita da un telaio in alluminio da posare sul controsoffitto e un’anta.

Gli impianti a soffitto possono ad esempio essere:

  • impianti di aria condizionata canalizzata (CDZ)
  • ventilazione meccanica controllata (VMC)
  • umidificatori
  • deumidificatori

Si tratta di impianti tecnologici che necessiteranno periodicamente di interventi di manutenzione da parte degli impiantisti. Proprio per questo e per la loro posizione l’anta della botola dovrà essere estraibile facilmente.

Risulta quindi impensabile avere una botola difficile da maneggiare, o addirittura con cerniere non estraibili con un solo gesto.

Vorresti scoprire altre informazioni utili sulle chiusure per impianti? Abbiamo scritto un intero blog dedicato a questo tema.