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Perché le ante a filo muro dovrebbero avere il telaio dello spessore della parete

Nascondere, organizzare e riordinare alcuni spazi residui che spesso si trovano nelle abi­tazioni o in altri luoghi come quelli di lavoro è una questione che puntualmente si ripresenta in ogni progetto, specialmente nel caso delle ristrutturazioni.

Come professionista del can­tiere ti sarà sicuramente capitato di dover nascondere oppure or­ganizzare rientranze, mansarde o corridoi.

Quali soluzioni hai a tua di­sposizione?

Probabilmente conosci i clas­sici sportelli con telaio in allu­minio e anta in mdf. I limiti di queste soluzioni sono numerosi, te ne elenco alcuni che forse hai notato anche tu:

Il telaio di questo tipo di sportelli ha uno spessore in­feriore alla parete e richiede quindi la riquadratura che allun­ga i tempi di posa.

L’anta in mdf ha diver­si limiti che riassumo in questo modo: un tempo di posa mag­giore (perché la devi per forza verniciare, non essendo finita), il rischio di imbarcamento (a causa dello sbalzo tra umidità e aria secca), una durata limi­tata nel tempo (a causa dei li­miti precedenti). Siamo lontani dal top di gamma.

Dimensioni limitate, dovu­te al materiale scelto. E anche se viene spinta l’idea di poter re­alizzare le ante su misura, spesso ci sono degli intervalli dimensio­nali che vincolano e limitano le tue possibilità.

Inoltre, gli sportelli (che noi chiamiamo ante A FiLO) che hai usato finora non sono stati pro­gettati da esperti del cantiere a secco, ma da aziende che, per allargarsi sul mercato, hanno aggiunto alla loro lista di pro­dotti anche quelli a filo muro.

Questo comporta una notevo­le presenza di limiti tecnici.

Il risultato è che tali sistemi di chiusura non tengono conto delle fasi del cantiere, risultano di difficile e lunga installazione e portano a risultati non sempre eccezionali.

Difficilmente sarai in grado di risolvere davvero le necessità del tuo cantiere, realizzando al me­glio il progetto.

Torniamo ora al limite più grande: il telaio non è stato pro­gettato per pareti in cartonges­so e la posa richiede un impiego di tempo e risorse spropositato.

In particolare, si devono ap­plicare diversi strati di lastre in cartongesso e paraspigoli per po­ter riquadrare lo spessore della parete in cartongesso (dato che lo spessore del telaio è minore di quello della parete).

Tutto questo, insieme ai det­tagli del telaio, allunga i tempi e non garantisce risultati estetici impeccabili.

Ma attenzione, non è colpa dei professionisti installatori.

Per quanto questi possano es­sere esperti nel lavorare a regola d’arte, quando ci si ritrova con un prodotto mal progettato c’è poco da fare.

Per quanto ci si possa impe­gnare, la difficoltà di installa­zione rimane.

Ma non è finita qui, se il pro­dotto è di difficile installazione, porterà a un risultato estetico e di durata nel tempo mediocri.

Ti piacerebbe al contrario un’anta a filo muro:

– con telaio dello stesso spes­sore della parete (in modo da fa­cilitare la posa, accorciarla e ot­tenere un’estetica impeccabile)

– anta bianca finita di serie (in modo da poter anche scegliere di lasciarla come fornita senza do­verla verniciare in opera o lacca­re)

– dimensioni oltre lo standard (magari combinabili a molteplici tipologie di apertura dell’anta)? Tranquillo, non è solo un so­gno e con questo tipo di anta po­tresti finalmente superare i soliti problemi sia in fase progettuale sia in fase di posa che hai finora vissuto con gli altri sportelli.