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Porte senza coprifilo. Ecco perché NON sceglierle se hanno il telaio di spessore inferiore a quello della parete.

ECA, la porta A FiLO con telaio dello stesso spessore della parete.

Ti sei mai chiesto come mai i produttori di porte a filo muro (ovvero quelle senza coprifilo) continuano a pro­porre porte con telai da mas­simo 5 cm quando le pareti su cui devono essere posati hanno ben altri spessori?

La risposta è che non ven­gono fatti investimenti in tema di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, ma si conti­nuano a proporre soluzioni oramai obsolete.

Un secondo motivo è che la maggior parte di produt­tori di porte senza coprifilo non sono nati facendo questo e non sono specializzati, ma hanno inserito nella loro pro­duzione anche queste porte perché altri prima di loro lo hanno fatto.

La conseguenza è che le loro porte non sono curate in ogni minimo dettaglio, ma alla fine sono una la brutta copia dell’altra.

Per farti capire ti spiego ora i 4 limiti delle porte a filo muro che trovi facilmente sul mercato e che hanno un tela­io in alluminio con spessore inferiore a quello della pare­te.

  1. Il telaio con spessore inferiore a quello della pa­rete non è stato progettato appositamente per pareti in cartongesso e la posa ri­chiede un impiego di tempo e risorse spropositato.
  2. La posa di un tela­io con spessore inferiore a quello della parete è lunga perché sarà necessario fare la riquadratura, che richie­de parecchio tempo.
Le altre porte filo muro con telaio di spessore diverso per una finitura imprecisa.

I primi due punti sono col­legati tra loro, ora ti spiego meglio.

In poche parole, se il tela­io non viene progettato pen­sando a come si realizza una parete in cartongesso, viene fuori un elemento difficile da installare, che richiederà grandi sforzi e anche una certa inventiva.

Basta guardare le schede tecniche e avere un po’ di esperienza della costruzione a secco per capirlo.

Inoltre, uno dei principa­li motivi che allunga la posa è proprio il fatto di avere un telaio di spessore inferiore.

Significa dover compen­sare lo spessore in più con un lavoro che si chiama ri­quadratura: tagliare delle strisce di lastra in cartonges­so e metterle insieme sullo spessore della parete.

  1. Non ci sono garanzie di un risultato estetico ot­timale a causa della posa difficoltosa e del fatto che sullo spessore si vedrà il di­stacco tra telaio e parete.
  2. Il telaio con spessore inferiore a quello della pa­rete non si integra perfet­tamente e non scompare. Sarà sempre distinguibile e questo intacca il risultato estetico finale.

Il telaio sottile vernicia­to e lo spessore della parete restante. Questo distacco ab­bassa drasticamente l’esteti­ca finale.

Pensaci un attimo: chi sce­glie questo tipo di porte lo fa pensando alla perfezione mi­nimal.

Le porte a filo muro sono per definizione porte a scom­para.

Sul pannello ci si può an­che giocare e renderlo in al­cuni casi accattivante, ma il telaio no. Il telaio deve scomparire.

Se non si integra e non scompare, la porta ha falli­to nel tuo intento e il cliente finale avrà tutte le ragioni di non essere soddisfatto.

Ti sembrano questi dei buoni motivi per smettere di scegliere questo tipo di pro­dotto e optare, invece, per qualcosa di completamente diverso?

Se la risposta è no, buona fortuna.

Se la risposta è si, conti­nua a leggere.

Immagina questo: una porta A FILO che offre ben tre varianti di telaio per tre diversi spessori di parete sia per casi a lastra singola sia per casi a doppia lastra per lato.

In questo modo non sarà necessario riquadrare e non ci saranno paraspigoli da stuccare.

Cosa si ottiene così?

  • Posa veloce
  • Cantiere veloce
  • Risultato finale eccellen­te
  • Telaio perfettamente in­tegrato che scompare
  • Zero crepe

Sei pronto a un RISULTATO STRAORDINARIO?